Le Maldive sono un posto unico al mondo per le vacanze, una meta che è sinonimo, più di qualsiasi altro posto, dello “staccare dallo stress”.
Icona di vacanze, relax, natura e viaggi di nozze, le Isole Maldive sono un vero paradiso terrestre dove, l’offerta di resort di lusso, è praticamente illimitata.
L’arcipelago è uno stato interamente costituito da 1200 isole coralline che si disperdono lungo una direzione di circa 800 km che taglia l’equatore verso sud, e altrettanta è la loro distanza minima dalla più vicina terraferma del subcontinente indiano.
L’intera superficie terracquea di questa repubblica insulare (indipendente fin dal 1968 dagli ex colonizzatori britannici) misura 90.000 km2, ma la frazione di territorio effettivamente calpestabile non supera i 300 km2.
Con i suoi abitanti, che oltrepassano di poco il mezzo milione, le Maldive costituiscono il più piccolo Paese asiatico.
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L’origine delle Maldive
Studi ormai consolidati da qualche decennio hanno dimostrato che queste isole si sono formate qualche decina di milioni di anni fa, dopo lo sprofondamento dei vulcani preistorici nell’Oceano Indiano.
È proprio in queste circostanze geologiche che le barriere coralline, intanto formatesi intorno alle circonferenze dei coni vulcanici poi scomparsi, hanno lasciato nel tempo la loro tipica forma ad anello che racchiude una laguna interna, dando così luogo al fenomeno dell’atollo.
Questi anelli possono poi riempirsi di ulteriori sedimenti trasformando così la laguna in isola; oppure più isole con queste caratteristiche sono raggruppate entro anelli più ampi e irregolari, sempre di origine corallina. Le 1.200 isole delle Maldive risultano oggi così raggruppate in 26 macro-atolli.
Solo un’osservazione diretta del fenomeno può restituire una dimensione così complessa come quella che si può sperimentare alle Maldive. Siccome sulle lunghe scale temporali gli atolli hanno un’esistenza precaria, a causa soprattutto dei mutamenti climatici, capita che queste formazioni non abbiano sempre una perfetta forma ad anello, ma possono restarne solo frammenti curvilinei a forma di banana.
A volte gli atolli presentano vegetazione sugli anelli, altre volte queste scogliere madreporiche circolari sono semi sommerse e quindi prive di vegetazione; altre volte ancora la laguna interna appare colmata di sedimenti fino a dar luogo ad una vera e propria isola.
Più spesso i macro-atolli delle Maldive risultano bordati da una successione serrata di piccoli atolli o isolette che si susseguono ritmicamente in andamento curvilineo.
E pensare che non occorrerebbe nemmeno una parola per descrivere un simile scenario, bastando appena la vista del paesaggio mozzafiato che investe lo sguardo del viaggiatore quando l’aereo inizia la discesa verso l’Aeroporto Internazionale di Malé.
Il paradiso di divers e surfisti
La promessa di una vacanza da sogno in un paradiso tropicale che, attraverso acque trasparenti, si affaccia su di un colorato e ricco mondo subacqueo appare a questo punto solenne; fino a sfiorare la magia.
Le spiagge bianchissime di questi atolli non sono infatti costituite da vera e propria sabbia (che geologicamente deriva dallo sgretolamento di rocce), ma da minuscoli granelli di corallo triturato dall’erosione; che acquista così un caratteristico candore.
Ma questa differenza non costituisce solo una curiosità geologica perché, passeggiando a piedi nudi sulla nostra spiaggia nelle ore più calde, si potrà sperimentare la piacevole sorpresa di non scottarsi i piedi!
Il quadro pittoresco delle Maldive è di sicuro quanto di più lontano da scenari di massicce linee costiere sulle quali si infrangono roboanti onde capaci di alimentare le acrobazie degli amanti del surf.
Ed è invece proprio qui che – oltre al relax offerto dal proprio resort, all’immancabile snorkeling e alle immersioni subacquee che ci si può aspettare di compiere ai massimi livelli – si può anche andare “a caccia” di onde ben idonee alla pratica del surf. Basta lasciarsi aiutare a cercarle da esperte guide nei punti giusti di alcuni atolli più adatti allo scopo.
Quando andare in vacanza alle Maldive
Il periodo migliore dell’anno per pianificare un viaggio alle Maldive, che abbia anche il surf come ingrediente, va da marzo a ottobre.
In quest’epoca dell’anno quei venti furiosi , noti in marineria come i Quaranta Ruggenti, che soffiano a sud del 40° parallelo, provocano tempeste in quelle lontane zone fredde capaci di innescare poderosi moti ondosi in direzione delle Maldive.
Le onde più grandi si materializzano nell’arcipelago da giugno ad agosto
Per quanto riguarda, poi, il settore dell’arcipelago da scegliere per ottimizzare la pratica del surf – occorre fare i conti anche con l’effetto antagonista del regime monsonico cui sono sottoposte le Maldive.
Durante il Monsone di Nord-Est (da marzo ad aprile) le condizioni ottimali si trovano negli atolli meridionali mentre, quando è il Monsone di Sud-Ovest a soffiare (da maggio a ottobre), sarà il caso di privilegiare gli atolli centrali e settentrionali.
Fra gli Atolli Settentrionali sono quelli di North Malé e South Malè ad aver conquistato notevoli credenziali in materia di surf per avere ospitato anche momenti di competizione internazionale.
In quest’area sono i bordi orientali dei due atolli ad offrire dei varchi ormai diventati rinomati fra i surfisti come i migliori punti di rottura per le onde in arrivo.
Tra la primavera e l’estate, in questi siti le onde variano da più di mezzo metro fino a due metri e mezzo di altezza; con le migliori corse sull’acqua rese possibili sul finire dell’estate, fino a oltre i 100 metri di allungo.
Volendo soggiornare a queste latitudini, un’offerta di elevato livello, insieme a un grado di minor affollamento surfistico rispetto all’area di Malé, si trova un paio di atolli più a nord; oltre il Canale di Kardiva. Siamo sull’Isola di Medhufaru a sud dell’Atollo di Miladhunmadulu.
I resort alle Maldive
Soneva Jani
Qui, un resort di eccezionale finezza ed eleganza come Soneva Jani sembra rendere decisamente reale l’incredibile, attraverso il sinuoso dislocarsi di un sistema di ville e maxi-ville acquatiche lungo la biancheggiante piattaforma corallina antistante l’isola.
Natura incontaminata, alta tecnologia dei servizi e professionalità del personale impediranno di trovare le parole più giuste per descrivere l’esperienza che attende l’ospite in questa sede.
Alla ricerca di zone turisticamente più isolate dove trascorrere le proprie vacanze alle Maldive, si è andata via via accrescendo negli anni anche la popolarità surfistica degli Atolli Centrali di Thaa e Lamu.
Probabilmente in questa zona i punti di rottura delle onde garantiscono più raramente le dimensioni massime che si registrano negli atolli settentrionali, ma formazioni ondose di media caratura sono davvero abbondanti in un ambiente che può garantire sempre un più basso grado di affollamento.
Più in generale, qui alle Maldive la qualità delle onde dipende da un complesso mix di condizioni generali che hanno a che fare con il gioco stagionale delle correnti e dei venti, e con la giusta collocazione sui punti di rottura delle onde.
Sebbene molti resort che si specializzano sull’accoglienza di amanti del surf siano ubicati già in partenza in maniera ottimale, talvolta può essere opportuno andare a cercare punti di rottura più al largo, in corrispondenza di piattaforme coralline sommerse.
A questo scopo, si può usufruire anche di escursioni in Yacht che talvolta – per qualità e livello dei servizi offerti – possono anche trasformare, almeno in parte, la vacanza alle Maldive in una crociera a sfondo surfistico!
SixSenses Lamu resort
Scegliendo di soggiornare a Laamu, per le tue vacanze alle Maldive, proprio ai bordi meridionali di questo atollo – sull’Isola di Olhuveli – è ubicato il resort SixSenses Laamu, che alterna alloggi collocati tra verde e spiaggia a ville sul pelo dell’acqua sovrastante la piattaforma madreporica.
In questo caso non occorrerà troppa fatica per andare a caccia di onde, poiché l’isoletta è prossima ai due più grandi varchi che l’atollo ha sull’oceano; raggiungibili anche con un rapido trasferimento in barca.
Qui è garantito anche un meraviglioso contatto con la fauna e la flora sommerse, mentre tutti gli altri servizi lasciano all’ospite piena licenza di indulgere nei sensi che danno il nome al resort.
A sud dell’arcipelago, l’Atollo di Huvadhoo, e il più remoto Atollo di Addu (conosciuto anche come Seenu), offrono le aree talvolta meno battute dai servizi di navigazione in supporto al surf, ma i varchi oceanici in cui arrivare facilmente da terra a caccia dei punti di rottura delle onde non mancano, e qui gli angoli più appartati e idilliaci possono fare da scenario all’apparizione delle più incredibili onde; magari difficilmente alte come quelle degli atolli settentrionali, ma più poderose perché qui si è più vicini al punto di arrivo dei moti ondosi che provengono dai remoti limiti dell’emisfero australe.
Sul bordo meridionale dell’atollo di Huvadhoo, la verdeggiante Isola di Magudhuva ospita la paradisiaca visione di Ayada Maldives, un ritiro del benessere che fra lussureggianti macchie di verde nasconde allettanti piscine.
In questo resort di lusso si annunciano continue scoperte dello stile maldiviano, eci si può immergere in un blasonatissimo centro benessere mentre lo sguardo inquadra il consueto snodarsi di ville overwater sulle maculate acque coralline.
Anche da questa posizione si possono raggiungere, con brevi trasferte in barca, i più rilevanti punti di rottura delle onde più belle, per l’appuntamento con le poderose correnti oceaniche che qui arrivano ad inchinarsi al cospetto di tanta bellezza.