Arrivare nell’isola di Bermuda, vista magari fino a poco prima come un puntino sulla carta geografica perduto a nord del Mar dei Caraibi, scatena inevitabilmente i ricordi delle leggende della scoperta delle Americhe.
La storia di Bermuda Island ha inizio nel 1609 quando una nave inglese diretta verso la Virginia dalla Gran Bretagna si trovò a passare per quelle acque, seriamente danneggiata da una tempesta e trovò rifugio proprio su queste coste circondate da barriere coralline.
Appena tre anni dopo, questa fortuita sosta aveva già dato luogo a un insediamento permanente, spianando così la strada a ciò che è diventato oggi il più antico e il più prospero fra i territori d’oltremare del Regno Unito.
Bermuda portava a quei tempi già questo nome, in quanto era stata scoperta nel 1505 dal navigatore spagnolo Juan de Bermúdez, ma subito dopo dimenticata.
Fu con l’arrivo degli inglesi di George Somers che iniziò invece la sua vera storia, con un’immediata ascesa al rango di “paradiso terrestre”.
Secondo il poeta inglese Edmund Waller l’isola costituiva infatti “un lembo di terra offerto agli occhi umani per mostrare la condizione originaria del mondo all’atto della creazione”.
Ma nel corso del ‘600 diventò di moda per gli scrittori riferirsi a Bermuda grazie anche alle citazioni letterarie nel poema “La Burrasca” di John Donne e perfino nel teatro di Shakespeare che, nella stesura di “La Tempesta”, si riferisce a un’isola incantata adoperando l’arcaizzante ma inequivocabile vocabolo “Bermoothes”.
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Bermuda Island
Curiosamente a forma di uncino, l’isola di Bermuda ha un territorio di appena 53 km2, che offre un variegato mix di spiagge di sabbia bianca.
La linea costiera è punteggiata di fortini militari visitabili fra antiche bocche da fuoco, cinte murarie e cunicoli sotterranei (Fort Scaur, WhaleBayBattery, Fort Hamilton, Gates Fort, sono i nomi di alcune fra queste installazioni); ma su questo stesso perimetro abbondano anche centri sportivi che non smettono mai di suggerire una vitale, soleggiata e forse anche compiaciuta idea di sfarzosa spensieratezza vacanziera.
Il tenore di vita è qui decisamente alto, e i capitali finanziari sono stati calamitati nel tempo a Bermuda su investimenti fino a un valore complessivo di 400 miliardi di sterline!
I legami con la madrepatria britannica sono tangibili un po’ ovunque, dalle rosseggianti cassette per la posta che adornano i viali di ogni villaggio fino ai nomi di squadre di calcio che riecheggiano toponimi inglesi.
Ed è il composto sorriso della Regina Elisabetta che fiorisce dalla filigrana della valuta locale: il dollaro di Bermuda che fu introdotto nel 1970 per facilitare (rispetto alla sterlina) il cambio fisso con il dollaro statunitense.
La maggior parte del turismo proviene infatti dal Nord-America, se si pensa che città come New York, Boston o Philadelphia sono appena a due ore di volo; con i rispettivi abitanti che ogni anno si riversano a Bermuda nel periodo estivo, talvolta optando anche per navi da crociera che salpano dalla East-Coast americana caricando fino a 3.000 passeggeri a bordo.
Cosa Vedere: spiagge, mare e resort
Osservando l’incantevole blu delle acque costiere delle Isole Bermude, si può anche realizzare di essere arrivati a Elbow Beach, una spiaggia molto ben curata, lunga più di un chilometro e mezzo, sulla quale è facile comprendere – mentre si calpesta una soffice sabbia rosata – perché magnati internazionali come Michael Bloomberg e Silvio Berlusconi vi abbiano preso casa.
L’attrattiva di Bermuda non si limita – in simili casi – a quella di un invidiabile paradiso fiscale (oltre che paesaggistico), ma deriva anche da un elevato standard di sicurezza sociale che caratterizza la comunità dei 64.000 abitanti che qui risiedono.
In questa popolazione multietnica si amalgamano armonicamente le culture britannica, portoghese e caraibica per far sbocciare un riuscitissimo spirito di accoglienza che si riverbera inevitabilmente sulla qualità dei servizi offerti.
Bermuda non può definirsi esattamente un’isola alla moda. È senz’altro ricca di ristoranti e hotel dall’offerta esclusiva e raffinata, ma si coglierà ovunque un alone di conservatorismo e attaccamento alle tradizioni: come quella di servire sempre a tavola pesce fresco pescato localmente.
Una vacanza qui non è mai economica, ma in compenso si apriranno le porte di un eden balneare votato contemporaneamente al benessere e all’ordine; in cui i negozi sono chiusi alla domenica, e sono ovunque banditi i cartelloni pubblicitari e le luci al neon.
Un souvenir immancabile sarà un paio di pantaloni colorati che prendono proprio il nome di Bermuda: qui non vengono utilizzati solo come abbigliamento casual, ma si indossano regolarmente con giacca e cravatta!
I Resort 5 stelle di Bermuda
Le famiglie con bambini apprezzeranno immediatamente le spiagge di Bermuda e i suoi parchi; e si godranno l’alta classe dei suoi resort di lusso.
Chi ama trascorrere qualche ora in attrezzati campi da golf, chi immagina di navigare intorno alle coste sinuose di questo territorio insulare o di dedicarsi alle immersioni subacquee o alle più varie attività di pesca troverà irresistibile il soggiorno a Bermuda. E ovunque sull’isola emerge lo spessore e il sapore di una lunga storia marittima.
Non troppo lontano dalla principale area di Bermuda costellata di laghi e lagune, nella parte alta della sua forma a “uncino”, The Loren at Pink Beach è un hotel che sa far brillare appieno tutte le sue cinque stelle.Un’offerta di camere, suite e ville coniugano, insieme agli spazi comuni, un’elegante architettura minimal ariosa e luminosa; che contrasta con gli onnipresenti squarci di verdazzurro provenienti dall’invitante mare prossimo alla struttura.
La sabbia, soffice e rosa, resta ancora visibile appena sotto la linea del bagnasciuga dove l’acqua è di un’assoluta trasparenza.
In tutti i ranghi della sua offerta, i servizi restano di altissimo livello: dal centro benessere & fitness fino alla raffinata ristorazione in cui si fondono attenzione per la stagionalità, presenza del prodotto locale e ricerca gastronomica di alta scuola.
In tutt’altra collocazione e stile si colloca l’Hamilton Princess& Beach Club, situato entro un’ansa nel bordo interno di questo meraviglioso “uncino” insulare.
Colpisce qui lo stile sontuoso di una struttura palaziale che vanta da più di un secolo la posizione di meta frequentemente scelta dalle élite mondiali.
Ma questo edificio resta dopotutto legato anche alla fama glamour che gli ha tributato l’epiteto di “Palazzo Rosa”: lo stesso colore della seducente sabbia dell’isola anche qui raggiungibile appena a volerlo.
Avere a disposizione 160 opzioni di alloggio offre anche la possibilità di spunti panoramici diversi e articolati della marina – dai più prossimi yacht ormeggiati fino agli scorci più lontani –a seconda delle diverse altezze alle quali ci si può collocare in questo edificio, che recentemente è stato anche rinnovato.
Anche qui si può avere significativa esperienza di quanto sia scrupolosa e ricca di invenzione la cucina di Bermuda, con una grande attitudine degli chef a personalizzare l’offerta gastronomica tra i diversi ristoranti dell’hotel fino al servizio in camera.
Sono i dettagli che spesso anticipano l’insieme, come spezzare la giornata in spiaggia con un brunch gourmet annaffiato da champagne oppure miscelare i profumi del mare sulla riva assaggiando una fragrante pizza cotta in forno a legna e tempestivamente servita alla temperatura ottimale.
Scendere al St. Regis resort Bermuda
Situato di fronte all’oceano nella storica città di St. George’s, il St. Regis Bermuda Resort si trova a pochi passi dalle morbide sabbie bianche di St. Catherine’s Beach.
Le calme acque turchesi e la vista mozzafiato creano un ambiente idilliaco per i propri clienti.
Lo standard è quello della catena e quindi praticamente impeccabile. Sono disponibili ogni tipo di strutture per il tempo libero e il benessere per allietare il tuo soggiorno alle Bermuda.
Affacciato sulle acque azzurre, l’area della pool del resort dispone di due piscine, lettini comodissimi e cabine private. La St.Regis Spa, che offre un menu completo di trattamenti personalizzati unici che utilizzano elementi naturali e preziosi, ti aspetta.
Per le famiglie con bambini c’è il St. Regis Kids Club che regalerà un pò di respiro e relax ai genitori.
Per gli amanti del golf c’è il Five Forts Golf Club con 18 buche seriamente impegnative dalle quali godersi la vista dell’oceano.
Il Triangolo delle Bermude
E, se la spensieratezza durante questo viaggio a Bermuda, raggiungesse vette troppo elevate, ci si potrebbe anche concedere, durante una vacanza come questa, la lettura di un best seller a tema che nel 1974 ha venduto 20 milioni di copie tradotto in 30 lingue. Si tratta de “Il Triangolo delle Bermuda”, scritto da Charles Berlitz.
Perché in italiano si usa spesso il plurale? Non dimentichiamo che si nomina Bermuda riferendosi principalmente all’isola più grande, Grande Bermuda appunto ma tutt’intorno alla sua forma a “uncino”, si arrivano a contare ben 181 isole, anche se di ridotte o ridottissime dimensioni note come Isole Bermuda o le Bermude.
In ogni caso Bermuda costituisce il vertice di un ampio triangolo geografico nell’Oceano Atlantico setentrionale, che si completa con la punta della Florida e l’isola di Porto Rico, a proposito del quale il libro dà ampia divulgazione di una lunga serie di sparizioni di navi e aerei nel corso della storia.
L’autore esamina svariate teorie a supporto di questi misteriosi eventi che finiscono anche con lo sfociare nel paranormale, nella ricerca dell’antico continente di Atlantide e nella controversa materia ufologica.
Ma ci sarà davvero qualcosa da temere in questi paraggi? Come in tutte le tematiche del mistero, è proprio il fondo di ambiguità di certe teorie a non rendere definitiva nessuna conclusione.
Può consolare sapere che i Lloyd’s di Londra rifiutano tuttavia di gravare le assicurazioni marittime di premi più alti per la sola circostanza di transitare entro queste acque.
E, se ciò non bastasse, non è dopotutto proprio a seguito della distruzione di sette navi inglesi in rotta verso le colonie del Nordamerica che il vascello superstite Sea Venture riuscì a fare uno sbarco di fortuna a Bermuda Island nel 1609, dando così inizio a questa meravigliosa leggenda?