Il viaggio, per alcuni, è sinonimo di vacanza: il relax sotto l’ombrellone, la settimana bianca, la movida notturna nei locali.
Per altri, il viaggio è sinonimo di avventura, della scoperta di terre lontane dove la natura domina ancora sull’urbanizzazione e le tradizioni locali sul turismo di massa.
Se rientri nella seconda categoria, non potrai non restare affascinato dalla Mongolia.
Qui ti attendono il blu del cielo (sereno per circa 257 giorni l’anno) e dei laghi incontaminati, gli spazi immensi del Deserto del Gobi e delle steppe, che potrai attraversare a cavallo come i pastori nomadi, e un’immersione nella spiritualità attraverso antichi rituali e bellissimi monasteri.
La Mongolia, oltre ad essere una destinazione ancora poco turistica, ha una densità di popolazione che è tra le più basse al mondo e una storia che ha sempre visto l’alternarsi di tribù nomadi sul territorio (ad oggi circa il 30% degli abitanti è costituito da pastori erranti).
Il Paese ha un clima continentale freddo, con elevata escursione termica da una stagione all’altra e tra il giorno e la notte.
I mesi più rigidi sono quelli invernali di dicembre, gennaio e febbraio, con temperature che possono scendere fino a -40° C e venti gelidi. Partire in questo periodo è dunque consigliabile solo ai più temerari e, soprattutto, ben equipaggiati per resistere al freddo.
Il periodo migliore per un viaggio in Mongolia è sicuramente l’estate, da giugno ad agosto, con temperature più miti.
Ecco alcuni tra i luoghi più magici da visitare.
Indice dei contenuti:
Ulan Bator
A Ulan Bator vive circa la metà degli abitanti del Paese.
La capitale della Mongolia è una città molto particolare, ricca di contrasti, dove moderni grattacieli si alternano alle yurte, le tradizionali abitazioni mobili della popolazione nomade.
Il cuore di Ulan Bator è Piazza Gengis Khan, dove sorge la grande statua dell’eroe della rivoluzione mongola Damdinii Sukhbaatar a cavallo.
Nella piazza principale si trova anche il Museo Nazionale della Mongolia, che offre una straordinaria collezione di manufatti storici come costumi tradizionali, armi e strumenti musicali.
A pochi km di distanza è possibile visitare il bellissimo Palazzo d’Inverno di Bogd Khan che fu residenza dell’ultimo imperatore mongolo, oggi convertito in museo.
Tra le diverse sale dell’edificio ce n’è una dedicata interamente ad animali imbalsamati, che furono parte dello zoo personale del sovrano.
All’interno del complesso del palazzo si trova anche la cappella di Bogd Khan, dove sono conservate antichissime collezioni di testi sacri buddisti.
L’edificio più importante per la spiritualità della città è invece il Monastero di Gandan, che ospita oggi una comunità di circa 600 monaci buddisti tibetani. Al suo interno sono presenti diversi templi, la statua dorata di Migjid Janraisig (il Buddha della Misericordia) e un’importante collezione di ritratti buddisti (thangka).
Parco Nazionale di Gorkhi-Terelj
A circa 70 km dalla capitale si trova il Parco Nazionale di Gorkhi-Terelj, che si estende su una superficie di 2900 km².
Il parco è rinomato per la bellezza dei suoi paesaggi con verdi vallate, colline rocciose, corsi d’acqua limpidissimi e foreste. Qui vivono numerose specie selvatiche come lupi, cervi, volpi e camosci.
Le attrazioni più visitate sono la grande roccia a forma di tartaruga e l’enorme statua di Gengis Khan a cavallo, la scultura equestre più grande del mondo.
Nel parco di Gorkhi-Terelj, oltre a rilassarti nella natura, potrai svolgere diverse attività come trekking, arrampicata su roccia, escursioni a cavallo, rafting e kayaking sul fiume Tuul. Non c’è che l’imbarazzo della scelta.
L’esperienza più interessante, però, è forse quella di entrare in contatto con le diverse famiglie nomadi che abitano il parco: una grande opportunità per conoscere la cultura e lo stile di vita di questa popolazione.
Lago di Khövsgöl
Il lago di Khövsgöl si trova nell’omonima provincia della Mongolia settentrionale, all’interno del Parco Nazionale di Khövsgöl, ed è uno dei laghi più grandi e profondi dell’Asia.
Considerato il “mare della Mongolia” per la sua estensione e per le sue acque limpidissime, è circondato da montagne ricoperte di foreste di larici e betulle. La sensazione è quella di trovarsi all’interno di un vero e proprio paradiso naturale.
Il lago offre ai visitatori la possibilità di praticare attività come la pesca, il kayaking, il rafting e le gite in barca. Ciò è possibile soltanto nei mesi estivi, a partire da giugno: durante il resto dell’anno il lago è completamente ghiacciato.
Si può inoltre campeggiare lungo le rive, o chiedere ospitalità ad una famiglia nomade all’interno della gert o yurt, la tradizionale tenda costituita da un telaio in legno e ricoperta di pelli e teli impermeabili.
Parco Nazionale di Hustai
Il Parco Nazionale di Hustai, situato a 100 km a ovest della capitale, è famoso per i cavalli selvaggi che lo abitano, detti anche cavalli przewalski o takhi.
Il parco è stato fondato nel 1993 proprio per tutelare questi animali, che erano quasi estinti. Qui avrai l’occasione unica di vederli pascolare in libertà.
Il cavallo ha da sempre un ruolo speciale nella cultura e nella storia mongola: basti pensare al leggendario Gengis Khan e al suo esercito di cavalleria, grazie a cui l’impero mongolo è diventato uno dei più grandi della storia, e all’importanza che ha il cavallo per gli spostamenti e il commercio nelle popolazioni nomadi.
Il parco di Hustai ospita anche altre specie animali, tra cui una grande varietà di uccelli, e un museo ricreativo che offre una panoramica storica e culturale sulla Mongolia.
Il luogo è ideale per escursioni a piedi o in bicicletta, per il trekking in montagna, e per imparare di più sulle tradizioni mongole, contribuendo a mantenere viva questa cultura millenaria.
Deserto del Gobi
Tra i luoghi imperdibili della Mongolia c’è sicuramente Il Deserto del Gobi, che si estende per un terzo della superficie del Paese e raggiunge la Cina del Nord.
Il Gobi non è il classico deserto di sabbia, poiché è costituito principalmente da terreni aridi e rocciosi, mentre le dune sabbiose rappresentano solo il 3% del territorio.
Il clima è molto secco e oscilla dai 40° in estate ai -40° in inverno. Nonostante le difficili condizioni ambientali, il Deserto del Gobi ospita una grande varietà di flora e fauna, tra cui specie rare come il gatto delle nevi e l’argali, una particolare pecora di montagna.
Quest’area è stata popolata per millenni dai nomadi, che utilizzavano il percorso della Via della Seta per commerciare con l’Oriente, e rappresenta oggi una delle più importanti mete turistiche della Mongolia.
Tra i punti di maggior interesse ci sono le dune di Khongor, alte dune di sabbia che è possibile scalare per godere della vista spettacolare della valle sottostante, e il Tempio di Khamariin Khiid, monastero buddista risalente al XIX secolo.
Un paesaggio del tutto differente, che stupisce incontrare all’interno di un luogo desertico, è quello costituito dal Canyon di Yolyn Am, una stretta gola tra le montagne dove è possibile vedere lastre di ghiaccio anche in estate e specie rare di fauna locale come l’argali e l’antilope tibetana.
Il luogo più affascinante del Deserto del Gobi, per chi conosce la sua storia, è quello in cui si trovano le Flaming Cliffs, ossia le vette infuocate, così chiamate per il colore rosso che queste rocce assumono al tramoto. L’area è stata infatti luogo di importantissimi ritrovamenti archeologici come ossa e scheletri di dinosauri.
Valle dell’Orkhon
La Valle dell’Orkhon rappresenta uno dei paesaggi naturali più belli della Mongolia. Si trova nella parte centrale del Paese, circondata dalle montagne Khangai, ed è attraversata dall’omonimo fiume Orkhon.
Qui potrai passeggiare a piedi o a cavallo tra le grandi distese verdi delle praterie ed osservare i pastori nomadi che si spostano con i loro animali. Potrai anche interagire con i locali e imparare a costruire una yurta, la tradizionale abitazione mongola, o partecipare alla raccolta di latte e formaggi.
Uno dei punti più suggestivi della valle è quello delle gole di Orkhan, dove si trovano cascate alte 20 metri.
Oltre alle bellezze naturali, questo luogo è ricco di monumenti storici come il Tempio di Tuvkhun, le rovine dell’antica città di Khar Balgas, il Monastero di Erdene Zuu e il monumento di Bilge Khan, statua in pietra risalente al VII secolo che raffigura il capo degli Unni.
Un viaggio in Mongolia è un viaggio al di fuori della “comfort zone”, un’avventura indimenticabile alla scoperta di paesaggi naturali, spiritualità e modi di vivere completamente diversi dall’ ordinario.
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