Se stai programmando un viaggio e chiedendoti cosa vedere in Giordania non avrai che l’imbarazzo della scelta, perchè il Regno Hascemita occupa un territorio teatro di un viaggio durato 200.000 anni lungo la storia dell’umanità.
I profeti hanno percorso deserti e trovato rifugio nelle montagne della Giordania, ricevendone ispirazione per la fondazione di tre delle più grandi religioni al mondo.
Guerrieri greci e romani, eserciti crociati e arabi hanno incrociato le loro lame calcando queste aride distese; lasciando innumerevoli impronte del loro passaggio.
Il Paese di oggi si potrebbe definire come il cuore calmo di una più ampia regione spesso molto agitata.
La capitale giordana, Amman, fondata dal Popolo Ammonita nel corso dell’Età del Ferro è adagiata su numerose colline, il centro storico è panoramicamente osservabile dall’antica Cittadella, collocata su quella più alta.
Sulla sommità di questo storico cuore cittadino, si stagliano le due colonne integre di ciò che fu in epoca romana il Tempio di Ercole.
Le lunghe ombre che da qui si proiettano sull’intero sito sembrano indicare la strada verso molteplici livelli storici che si stratificano dall’Età del Bronzo fino all’Impero Bizantino, apprezzabili anche con una visita all’annessa area museale.
Ai piedi della Cittadella si trova il Teatro Romano da 6.000 posti, risalente al II secolo d.C. e adiacente alla spettacolare Hashemite Plaza che si stende su 20.000 m2.
Nelle vicinanze troviamo il piccolo Odeon Romano, di 500 posti destinato a spettacoli musicali. Tutta l’area è solita ospitare eventi culturali.
Se la storia antica del Paese trasuda soprattutto da edifici dallo straordinario pregio archeologico, quella moderna luccica nelle sale del Royal Automobile Museum, fondato nel 2003 per volontà del Re Abdullah attualmente in carica.
Questa rara collezione di veicoli spazia da esemplari risalenti al 1916 fino alle più moderne auto da corsa.
Indice dei contenuti:
L’ospitalità ad Amman
La leggendaria ospitalità di questo popolo si manifesta al visitatore in viaggio in Giordania in ogni momento, e ad Amman diventa palpabile nelle bancarelle di strada, fra tessuti e articoli di artigianato, nelle strade illuminate e nella vivacità dei suk, così come nei ristoranti in cui sedersi per vedere apparire piattini come i colori sulla tavolozza di un pittore.
Il gusto di piatti a base di carne bovina e ovina fiorisce al palato, dopo sapienti cotture al forno o alla griglia.
Verdure come melanzane o zucchine sono delicatamente soffritte per tradursi in sapori unici; e su tutto aleggiano gli aromi e le esaltazioni derivanti dall’uso di spezie, da un calibrato uso di aglio e cipolle, e dalla freschezza del limone.
L’antica città greco-romana di Jerash
Proseguendo nel tuo viaggio in Giordania e lasciata la capitale una cinquantina di chilometri a nord si trova l’antica città greco-romana di Jerash.
Varcare le soglie della monumentale porta di ingresso significa rivedere gli addobbi di oro e porpora che salutavano l’ingresso dell’Imperatore Adriano nel II secolo d.C..
Passeggiare sul circuito dell’antico Ippodromo è tutt’uno col riudire le grida di 15.000 spettatori esaltati dalla gara, mentre il rombo di bighe e quadrighe veniva percepito a distanze enormi.
All’ombra della porta meridionale ci si può concedere una pausa prima della breve salita verso il Tempio di Zeus, dal quale contemplare le intere fattezze dell’antica città.
Prendendo posto nella fila più panoramica del Teatro Meridionale, il visitatore potrà ancora udire il suono prodotto alla base da una cornamusa tipica, come se il musicista gli fosse seduto accanto.
I 600 metri dell’imponente Cardo romano conducono nello spazioso Foro Ovale, dove si riuniva la cittadinanza in occasione di festività mensili; ma anche per assistere all’urto sanguinoso dei gladiatori.
Non si può fare a meno di salire la scalinata del Tempio di Artemide, figlia di Zeus e protettrice di Jerash fino al IV secolo d.C.. Quassù le sacerdotesse danzavano davanti al simulacro della dea della caccia.
A mezz’ora d’auto verso nord-ovest,si raggiunge il Castello di Ajloun costruito nel XII secolo d.C. per ordine del Saladino allo scopo di contenere l’esercito crociatoche avanzava dall’alta valle del vicino Fiume GiordanoversoGerusalemme.
Oltre a torri e mura, il castello offre un museo ricco di manufatti storici.
Sito archeologico di Pella
Un’altra mezz’ora d’auto in direzione del Giordano conduce al sito archeologico di Pella, su di un remotissimo insediamento abitato già 11.000 anni fa.
Fra sorti alterne, quest’antico centro ritornò fiorente nel 310 a.C. in epoca alessandrina, e sarebbe poi stato inserito, insieme a Jerash, nella Decapoli: un complesso di dieci città distribuite vicino alla frontiera orientale dell’Impero Romano, e accomunate da una persistente omogeneità culturale greco-romana in un territorio sostanzialmente semitico.
Cosa vedere in Giordania: Altri siti archeologi
Qasr al-Kharana
Occorre spostarsi a un’ora d’auto nel deserto a est di Amman, per raggiungere il palazzo fortificato di Qasr al-Kharana che si staglia, con le sue fattezze minimaliste, nell’immensa quiete di una distesa ghiaiosa.
Pare accertato il prevalente uso di questa struttura come residenza estiva di caccia dei califfi di dinastia omayyade.
Qusayr Amra
Proseguendo ancora verso est per pochi chilometri, si raggiunge l’analoga struttura di Qusayr Amra le cui mura sono oggi perdute.
Abbandonando l’accecante luce del deserto in favore dei più soffusi ambienti interni, un tenue chiarore rivela affreschi che illustrano scene di caccia, frutti della terra e nudi femminili.La sontuosa sala da bagno manifesta l’influenza del gusto romano e bizantino sulle élite arabe di epoca medievale.
Qasr al-Azraq
Raggiungendo la fortezza di Qasr al-Azraq, si completa la visita ai cosiddetti Castelli del Deserto.
Costruita con la locale pietra nera basaltica, questa struttura occupa un sito altamente strategico per la presenza dell’unica oasi in una vasta regione desertica.
Le porte sono costituite da lastre di granito che superano la tonnellata, ma gran parte del fascino dipende dalla circostanza che fu il quartier generale di Lawrence d’Arabia nel 1917 durante la Grande Rivolta Araba contro l’Impero Ottomano.
Visitando il suo appartamento privato, raggi di luce attraverso le finestre rischiarano le spesse mura, tra le quali il giovane comandante inglese pianificò eroiche gesta su quel fronte della Prima Guerra Mondiale, immortalate poi dal pluripremiato colossal del cinema a lui dedicato nel 1962.
La città di Madaba e il Mar Morto
Puntando in direzione sud-ovest di rientro dal deserto orientale, si incontra l’antica città commerciale di Madaba, celebre per gli squisiti mosaici bizantini.
Oltre ai preziosi reperti archeologici, è interessante la visita ai moderni laboratori di arte musiva volti rendere durevole questa tradizione.
Riprendendo il cammino in direzione sud, è la Strada dei Re a catturare nuove intenzioni di viaggio.
Questo percorso storico di 300 chilometri, costellati di antichi castelli di crociati, parte da Amman ed è uno dei più panoramici della Giordania.
Una deviazione verso ovest conduce nella più profonda depressione sulla superficie terrestre: il Mar Morto. In queste acque salatissime la spinta di galleggiamento è molto più forte del normale, e impedisce perfino di nuotare.
Un bagno così inconsueto, insieme all’abitudine di ricoprirsi di fanghi terapeutici, calamitarono in epoche remote su queste singolari rive anche il Re Erode, Cleopatra e la Regina di Saba.
Questo paesaggio semi-irreale si trasfigura poi in un crepuscolo colorato da luci di pastello oltre il lago, in direzione di Betlemme e di Gerusalemme.
A poca distanza, il Canyon di Wadi al Mujib offre una straordinaria opportunità di esperienze escursionistiche entro la riserva naturale più bassa del pianeta – a 410 metri sotto il livello del mare – con percorsi di trekking e rinfrescanti bagni in piscine naturali e sotto scroscianti cascate.
A sud del Mar Morto, vicino alla città di Safi, è possibile visitare la Grotta di Lot: un sito che rimanda al racconto biblico, con un piccolo ma interessantissimo museo che riporta il visitatore ai tempi e alle circostanze della distruzione di Sodoma e Gomorra.
La città di Petra
Non si può spendere una vacanza in Giordania senza visitare la città di Petra.Una città scomparsa agli occhi del mondo per lunghi secoli, e destinata ad essere riscoperta solo nel 1812, potrebbe costituire, solo col suo ricco patrimonio archeologico, una valida ragione per visitare la Giordania.
Costruita 2.000 anni fa, e ricordata come la leggendaria capitale del popolo dei Nabatei, l’attuale area monumentale di Petra è inserita nel margine sinistro della Rift Valley.
Le alte scarpate che circondano Petra presentano una profonda frattura, in fondo alla quale un sinuoso e stretto sentiero, chiamato Sik, si lascia percorrere in un’atmosfera primordiale che cancella ogni percezione del mondo moderno.
Al termine di questo cammino ombroso e sacrale, uno spazio aperto è di nuovo invaso dalla luce solare; e si rivela agli occhi del visitatore il cosiddetto Tesoro del Faraone.
Con tale nome di pura fantasia, da sempre i beduini indicano questa spettacolare facciata scavata nella roccia nel primo secolo d.C., che sintetizza iconicamente l’intero e vasto parco archeologico: una porta, alta 30 metri e lunga 43, è intagliata con ricchezza di dettagli nella splendida arenaria rosata caratteristica del sito.
La facciata è decorata da figure mitologiche e divinità locali; ed è suddivisa in una parte alta, caratterizzata da colonne con capitelli nabatei, e una parte bassa con colonne dai capitelli in stile corinzio. La solenne porta conduce nella tomba di un antico sovrano di questo popolo.
Con quest’apparizione mozzafiato inizia un vero e proprio viaggio in questo parco nazionale archeologico dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità, e annoverato fra le Nuove sette meraviglie del mondo moderno. Forse il meglio conservato al mondo.
Nelle strade della città è possibile esplorare innumerevoli facciate intagliate e decorate nella roccia, utilizzate sia come ingressi di templi sia come sepolcri e l’ampio teatro nabateo.
Se si riesce poi ad approfittare nel migliore dei modi delle diverse ore del giorno, la diversa inclinazione del sole è capace di offrire via via scenari magicamente diversi.
Il deserto di Wadi Rum
Ancora più a sud si penetra nel deserto del Wadi Rum, anche detto Valle della Luna. Una suggestiva alternanza fra distese di sabbia rossa e imponenti montagne di granito e arenaria – ora scoscese, ora dalle più morbide linee – è diventato una ricercata meta turistica a partire dalle scene qui girate del film “Lawrence d’Arabia”.
In quest’area protetta sono praticabili escursioni in 4×4, a cavallo o su cammelli; attività di scalata e voli in mongolfiera. Questi ultimi sono all’altezza di quelli della Cappadocia o del Marocco.
Sono una ventina i set cinematografici complessivamente allestiti in anni più o meno recenti; tra cui un famoso episodio di Indiana Jones e diversi altri film di fantascienza ambientati su Marte, per la credibilissima trasposizione di questo territorio nel contesto del Pianeta Rosso.
Non c’è niente di meglio che tornare sulla terra dove questa è lambita dal mare, e la Giordania gode di un piccolo sbocco sul Mar Rosso dove sorge Aqaba.
La costa è lunga circa 27 km fino ai confini con l’Arabia, e presenta spiagge sabbiose e scogliere coralline incantevoli, adattissime anche per le immersioni subacquee.
Resta solo il dubbio se farne il punto di arrivo o quello di partenza per una indimenticabile vacanza in Giordania.