Il Marocco è il posto ideale per vivere una serie di esperienze fuori dal comune: dal soggiorno in kasbah, al tour attraverso i luoghi che hanno ispirato il lavoro di YSL, Il Marocco lascia spesso nell’animo del viaggiatore la sensazione di aver vissuto in un luogo abbagliante e profondamente sconosciuto.
Partire con la precisa idea di vivere un’esperienza che apre la mente può cambiare la prospettiva e costruire un legame duraturo con un Paese dalle mille sfaccettature come il Marocco.
Una vacanza per chi non si accontenta del solito resort ma vive il viaggio come una continua scoperta, alla ricerca di emozioni da vivere selezionando un interesse specifico, che si tratti di cibo, cultura o avventura attiva.
In questo modo, il viaggio può trasformarsi da semplice turismo, in un’esperienza unificante che fa sentire il viaggiatore un po’ meno forestiero.
Nel pensare a un viaggio in Marocco sotto questa prospettiva, abbiamo voluto selezionare cinque esperienze di stile che lasciano un ricordo vivo e che è possibile vivere solo in questa terra dai mille colori.
Ammirare il panorama da una mongolfiera
La mongolfiera è un must quando si visita il Marocco, un’esperienza indimenticabile e mozzafiato da vivere a Marrakech.
L’emozione di essere sollevati in aria e di essere trascinati dai venti ha un fascino tutto suo e va provata almeno una volta nella vita.
Galleggiare tra terra e cielo, senza il rumore del motore a rompere il silenzio e la tranquillità del cielo e nient’altro che paesaggi infiniti che si estendono in tutte le direzioni, è un’esperienza che non può essere raccontata, solo vissuta.
Il volo in mongolfiera in genere inizia all’alba, nel momento giusto per godere della vista del sole fare capolino all’orizzonte mentre ci si solleva.
Le compagnie organizzatrici solitamente offrono pacchetti che includono anche un’abbondante colazione nei villaggi berberi. Fondamentale non dimenticare la macchina fotografica per immortalare i momenti indimenticabili del viaggio.
Relax al Dar Ahlam
L’ideale platonico di un sogno ad occhi aperti nel deserto: un hotel con una storia di 200 anni, circondato da un palmeto ai margini del deserto roccioso.
L’ottocentesco Dar Ahlam lascia incantati i fortunati ospiti. Questo rifugio di Skoura dispone di suite sontuose e di un’ampia villa con pavimenti e pareti in mattoni di fango, una piscina, un hammam e una vasca idromassaggio.
Il riad, una casa tradizionale marocchina situata nel mezzo del resort, è dedicato esclusivamente alla cura del corpo attraverso una miriade di antichi trattamenti di benessere.
I pasti serviti, rigorosamente marocchini, sono preparati con prodotti provenienti dagli agricoltori locali e dall’orto biologico.
Un’ottima occasione per trascorrere qualche giorno nel più completo relax e comfort, ma senza perdere di vista le tradizioni locali e l’atmosfera di questo splendido Paese.
Lezioni di fotografia visitando Fez
La medina di Fez, parti della quale risalgono al IX secolo, è ampiamente considerata una delle città meglio conservate del mondo arabo.
In alcuni punti, le strade sono larghe appena da consentire il passaggio di un asino (non ci sono auto qui).
Gli ambulanti vendono olive, datteri e spezie, esposte in splendide piramidi; la gente di djellabas si affaccenda; i conciatori tingono la pelle in massicci tini di pietra.
In questo scenario variopinto è possibile organizzare un tour fotografico con esperti istruttori in grado di trasmettere le nozioni base per imparare a catturare scene di vita quotidiana di una società così eclettica come quella di Fez.
Entrare nella casa privata di YSL
Non tutti sanno che lo stilista Yves Saint Laurent ha vissuto a lungo a Marrakech e ha fortemente amato questa città, tanto da farsi affascinare dai colori e dalle atmosfere marocchine e trasferirle nel suo lavoro.
Senza dubbio anche Marrakech ha amato Saint Laurent, tanto da dedicargli un museo in cui è possibile esplorare l’influenza del paese sul couturier visionario: il Musée Yves Saint Laurent.
Gli estimatori dello stilista hanno la possibilità di visitare Marrakech seguendo le sue orme, guardando la città con gli stessi occhi innamorati dello stilista francese e visitando sia la sua casa privata che il Jardin Majorelle, da lui acquistato e ristrutturato nel 1980.
Assaporare il vero Marocco tra artigianato e relax di lusso
Un soggiorno esclusivo è quello offerto dalla Kasbah Tamadot, un superbo rifugio marocchino ai piedi delle montagne dell’Atlante, a solo un’ora di auto da Marrakech.
L’hotel, composto di 28 camere, suite e tende berbere di proprietà di Richard Branson, è decorato con manufatti provenienti da tutto il mondo.
Qui è possibile concedersi il tradizionale hammam marocchino o fare un tuffo nella piscina all’aperto a sfioro. O ancora, ssaporare il Marocco con una lezione di cucina interattiva o esplorare il labirinto di incantevoli scale e cortili.
Le tende berbere posseggono anche una vasca idromassaggio privata e viste mozzafiato, ideali per una esclusiva vacanza romantica.
Inoltre, la struttura è collegata ai tre centri artigianali creati dalla Fondazione Eve Branson, ognuno dei quali si concentra sull’insegnamento di una diversa abilità artigianale tradizionale tra cui tessitura, lavorazione del legno, sartoria e ricamo.
I centri forniscono ai giovani e alle donne della comunità locale la formazione, gli strumenti e lo spazio per apprendere e condividere nuove competenze.
Gli ospiti del Kasbah Tamadot possono acquistare prodotti artigianali tradizionali realizzati in questi centri direttamente dal negozio della Fondazione o richiedere un tour personalizzato
per incontrare gli artigiani e conoscere questa realtà virtuosa.
Un modo per apprezzare la cultura locale e portare a casa oggetti unici e inimitabili.