Lungo l’arco meridionale delle Piccole Antille, ci si imbatte nello stato insulare di Grenada che– oltre alla principale isola omonima – ne comprende altre due minori (Carriacou e Petite Martinique), e anche uno stillicidio di altre sei minuscole isole che completano questo micro-arcipelago caraibico dalla superficie complessiva di 344 km².
Le eccezionali spiagge di Grenada
L’isola di Grenada offre un ampio ventaglio di attrattive, fra spiagge eccezionali, un affascinate entroterra tropicale, una genuina cultura contrassegnata da spirito di accoglienza e cordialità della popolazione, con notevoli possibilità di sperimentare la cucina e i prodotti locali – compreso un indimenticabile rum distillato localmente e imbottigliato a 75 gradi!
Dove la forma approssimativamente ovale dell’isola esprime una sorta di coda verso sud-ovest, si apre Grande Anse Beach.Si tratta di una delle più scenografiche spiagge dell’intera area caraibica – e considerata anche una delle dieci più belle al mondo – con chilometri di sabbia bianchissima che si stende fra la riva del mare e l’ombra di palme.
Oltre la linea del bagnasciuga, il bagliore verdazzurro dell’acqua prosegue per svariate decine di metri prima di cedere il posto a un profondo tono di blu.
L’incantevole e non lontana Morne Rouge Beach si trova in fondo a un’insenatura, e offre un’atmosfera raccolta accarezzata da acque più calme.Sul più frastagliato versante sud-orientale dell’isola si trova invece La Sagesse Beach.
Con la sua linea costiera a tratti rocciosa, e la vegetazione “spettinata” da un mare sovente più mosso, è perfetta per i ricercatori di scenari indomiti e selvaggi.
A Grenada non dovrebbe mancare nemmeno del tempo da dedicare a un’escursione nella foresta tropicale del suo entroterra.
Nell’area centro-settentrionale dell’isola svetta il Mount Saint Catherine, una cima di origine vulcanica di 840 metri, da cui scendono numerosi torrenti che creano diverse piccole cascate.
Ben 18 fra queste meritano di essere viste e perfino godute da vicino perché, a seconda dei casi, è possibile nuotare nei laghetti che si formano ai loro piedi; e anche tuffarvisi dentro a scivolo lungo alcuni tratti di roccia levigata dalle acque.
La storia di Grenada
Grenada ha avuto una complessa storia coloniale, seguita da un accidentato percorso di progressiva indipendenza.
Agli spagnoli – che la occuparono solo temporaneamente ai tempi di Colombo –va più che altro il merito del nome, quasi uguale a quello di Granada in Spagna.
I verdeggianti rilievi dell’isola caraibica ricordarono infatti ai conquistatori il paesaggio delle montagne sovrastanti la città andalusa.
Furono invece francesi e inglesi a contendersi per secoli il reale controllo di Grenada – fra dispute, alta diplomazia e ledrammatiche vicende che portarono nel 1651 all’estinzione della popolazione Caribe originaria dell’isola.
Inserita definitivamente nel sistema coloniale dell’Impero Britannico fra il XVIII e il XIX secolo, il processo di decolonizzazione portò alla definitiva indipendenza dell’isola nel 1974, con suo ingresso nel Commonwealth e il conseguente riconoscimento della Regina del Regno Unito quale Capo dello Stato.
Messosi già in evidenza come leader politico negli anni immediatamente precedenti la dichiarazione di indipendenza, dopo il 1974 il primo capo del governo Eric Gairy rivelò un’indole decisamente dittatoriale mariuscì a farsi notare anche sul piano internazionale con un discorso tenuto presso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nell’ottobre del 1977, nel quale arrivò a sollecitare la creazione di una nuova agenzia dell’O.N.U. da dedicare alle ricerche sulla natura degli oggetti volanti non identificati.
A Grenada, intanto, il movimento filomarxista dell’oppositore Maurice Bishop continuava a screditare il Primo Ministro rappresentandolo sempre più come un folle, un adepto di pratiche occultistiche e – da ultimo – un credulone ossessionato dagli Alieni.Fu proprio durante l’ennesima missione di Eric Gairy all’O.N.U., nel marzo del 1979, che l’opposizione prese il potere a Grenada con un colpo di stato, togliendo così definitivamente il potere al “Primo Ministro ufologo”.
Il nuovo governo filocubano si diede da fare immediatamente con successo per cercare di combattere i mali dell’analfabetismo e della disoccupazione, costruendo anche un nuovo aeroporto internazionale ancora oggi intitolato al nuovo Primo Ministro dell’epoca, Maurice Bishop, e ubicato a Point Salines sulla punta sud-occidentale dell’isola.
Gli Stati Uniti mal tolleravano, tuttavia, un secondo governo di ispirazione comunistain area caraibica – dopo quello di Cuba – e manifestavano in quegli anni dei chiari segni di insofferenza.
Il susseguirsi di altri due colpi di stato portò ad un’invasione dell’isola da parte dei marines americani nel 1983, con un’occupazione militare statunitense che si protrasse fino all’anno dopo.
Solo dal 1984 in poi, la vita politica di Grenada è andata sviluppandosi lungo linee di decisa democrazia con una classica contrapposizione elettorale fra un partito conservatore (Grenada National Party) e un partito progressista (National DemocraticCongress).
Che cosa aveva realmente ossessionato il “Primo Ministro ufologo” grenadino Eric Gairy? E fu causale la sua deposizione proprio quando si era venuto a trovare più vicino al suo risultato?
Quale fu in seguito il suo destino? Disarcionato Gairy dalla guida di Grenada, la sua iniziativa cadde nel nulla.
Gairy trascorse alcuni anni in esilio negli Stati Uniti, per rientrare infine a Grenada nel 1984; ma restò ai margini della vita politica fino alla sua morte nel 1997.
Esiste tuttavia la testimonianza di untelepata, contattista e saggista ufologico, Wesley H. Bateman, che si sarebbe incontrato con il deposto Primo Ministro grenadino durante gli anni del suo soggiorno americano a San Diego. Le rivelazioni che ne scaturirono furono sorprendenti.
Gairy dichiarò infatti che, pochi anni prima della sua deposizione, era stato avvicinato da un pescatore grenadino in uno dei night club di sua proprietà sull’isola, che aveva insistito per parlare direttamente “col capo” per una questione grave e urgente.
Sulla costa nord era apparso un cadavere dalle sembianze umane, ma dall’altezza di circa due metri e mezzo.L’apparenza era quella di un uomo di circa trent’anni, dall’incarnato chiaro e dai lunghi capelli color d’argento legati in treccia.
Le mani avevano sei dita e il corpo era racchiuso in una tuta dalla consistenza estremamente elastica di colore blu scuro.
Tutt’intorno al corpo giacevano rottami metallici e diversi container dentro i quali erano stati raccolti campioni di vita sottomarina vegetale e animale, ma anche reperti minerali della zona.
Il corpo fu poi conservato in un sito segreto sull’isola e in seguito presumibilmente spostato negli U.S.A.
Dove alloggiare duranta le vostre vacanze a Grenada
Con un simile “dossier ufologico” nella valigia – in cui magari sprofondarsi in qualche momento di relax – occorre un trasferimento in auto di appena dieci minuti per arrivare dall’Aeroporto Internazionale Maurice Bishop al Calabash Luxury Boutique Hotel, proprio a ridosso della suggestiva Prickly Bay che si incunea nella linea costiera meridionale dell’isola con sinuose lingue d’acqua.
Questa espressione di alta hotellerie è gestita fin dal 1987 dalla famiglia Garbutt che ama accogliere con curai propri clienti in ognuna delle trenta personalissime suite di cui la struttura dispone.
Le attenzioni riservate agli ospiti sono sorprendenti e tendono a sviluppare durevoli rapporti amicali ben oltre la data della partenza.
Gli alloggi offrono spazi e comodità di elevato profilo, e si distinguono per una sapiente alternanza di colori caldi e freddi negli arredi e nel mobilio; ma anche per le diverse combinazioni fra legni, marmi e stili di pavimentazione.
Le geometrie dei soffitti, mai uguali, tengono lo sguardo sospeso per lunghi attimi prima di disfare le valigie.
Il Rhodes Restaurant offre, in seno all’hotel, eccellenze gastronomiche fondate sulla freschezza dei prodotti locali e su una manifattura che indulge spesso nel fascino della cucina creola grenadina.
Pasta fatta a mano e costolette di maiale a cottura lenta si alternano a piatti tradizionali come il Capretto al Curry, in cui tranci di questo tipo di carne sono aromatizzati con cipolla, scalogno, aglio, aceto bianco, altri ortaggi e una sapiente mistura di spezie.
Anche la Minestra di Callaloo è un tipico piatto locale suscettibile di raffinate rivisitazioni. In questo caso, le ampie foglie di questo vegetale costituiscono la principale materia in cui si amalgamano tranci di pesce e una complessa combinazione di spezie stemperate in latte di cocco.
Non è insolito che si aggiungano anche tranci di carne per ottenere una più articolata dislocazione di sapori e aromi.
L’hotel offre anche degustazioni di rum e cioccolato secondo un calendario settimanale, e organizza tour guidati in lungo e in largo presso giardini e aziende di quella che è nota al mondo anche come l’Isola delle Spezie; la regina delle quali qui è senz’altro la noce moscata; ma notevole è anche la produzione di cannella, zenzero, chiodo di garofano, pimento, alloro e curcuma alle quali va aggiunto il cacao.
L’hotel offre anche notevoli e variegate escursioni subacquee, con il vantaggio di una posizione strategica che dà facile accesso tanto ai siti del versante atlantico quanto a quelli del versante caraibico dell’isola.
All’osservazione delle specie sottomarine si aggiunge la visita a relitti storici e al suggestivo Parco delle Sculture Sottomarine, che unisce una celebrazione dell’arte e della cultura caraibica all’esaltazione di singolari processi ambientali, come la rigenerazione delle barriere coralline.Non si faccia caso al dettaglio del dossier ufologico che rappresenta l’abnorme corpo ritrovato a riva 45 anni fa “in abbigliamento da subacqueo”.
Il ritrovamento del “Biondo a sei dita” avvenne sul versante settentrionale dell’isola: il punto più lontano dall’area dell’hotel.