Liegi è sicuramente la prima tappa del tuo viaggio in Belgio.
Disposta su di una settantina di chilometri quadrati, la città di Liegi è il principale centro culturale ed economico della Vallonia e ovviamente la prima meta del tuo viaggio in Belgio, una delle tre regioni del sistema federale del Belgio popolata in gran parte dalla comunità francofona del Paese.
Un soggiorno a Liegi è l’occasione per aprire uno scrigno ricco di cultura, natura e storia in un lembo di terra al confine fra la l’area europea germanofona e quella romanza. Tanto il soggiorno in città quanto l’esplorazione del territorio circostante concorrono a lasciare un segno indelebile nell’esperienza di un simile viaggio.
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Arrivare a Liegi in treno
Arrivare a Liegi in treno è un’opportunità ben fornita dalla stazione Liège-Guillemins, che prende il nome dall’omonimo quartiere circostante, ed è tra le più frequentate della Vallonia. Inaugurata nel 2009, questa nuova stazione è una maestosa struttura di vetro e acciaio in stile industriale moderno, progettata dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava. È funzionale, imponente ma allo stesso tempo leggera e quasi trasparente col suo luminosissimo e ampio mantello. L’arrivo in treno a Liegi equivale così a ritrovarsi in un moderno contesto teatrale, con un sipario di luce in procinto di alzarsi sull’imminente esperienza che ci attende.
La città
La visita a Liegi offre un variegato mix di gioielli architettonici, con più di 400 palazzi classificati, una ventina di musei, una cattedrale e diverse chiese degne di visita, straordinari spazi verdi, suggestivi scorci fluviali lungo la Mosa e un quartiere di tendenza – ricchissimo di caffè, shopping, ristoranti, locali di tendenza e vivace vita notturna come Le Carre.
Imperdibile durante il tuo viaggio in Belgio a Liegi il Palazzo dei Principi-Vescovi, dalla lunga storia e oggi destinato ad accogliere i servizi amministrativi della Provincia in un’ala e la Corte di Giustizia nell’altra.
Più volte rimaneggiato, la sua spettacolare facciata incorpora vari stili architettonici, dal rococò al neogotico.
Menzioniamo poi la Boverie, Museo delle Belle Arti e centro di esposizione di rango internazionale, un edificio in stile eclettico costruito in occasione dell’Esposizione Universale del 1905 e recentemente ristrutturato.
Con la complessità delle proprie iniziative – e la disponibilità di un rilassante parco annesso – la Boverie si presta a soste anche piuttosto lunghe, ed è molto apprezzato per la tranquillità del sito anche dagli stessi abitanti di Liegi.
La gastronomia
In un viaggio in Belgio non si può certo trascurare la gola. Non sottovalutiamo infatti, durante le ore di visita alla città, l’offerta gastronomica arricchita anche da influenze multietniche. È il caso di non perdere almeno due espressioni della cucina locale. Les boulets à la Liègeoise sono una prelibatezza costituita da polpette di carne macinata servite con una salsa dolce preparata con cipolle e con una speciale melassa di mele, pere e datteri. Dopo il salato, il dolce: le gaufre di Liegi sono famose in tutto il mondo. Si tratta di cialde dolci, morbide all’interno e croccanti all’esterno grazie alla cottura dentro due caldissime piastre che danno loro la caratteristica forma a nido d’ape.
L’hotel Van Der Valk Sélys offre un alloggio in pieno centro con uno standard a quattro stelle.
Con cinque alternative di stanze classiche per le più diverse esigenze (compreso l’affaccio sul giardino interno) e sei alternative di suite davvero variegate, ogni preferenza è destinata ad essere soddisfatta. Il servizio di ristorazione, e un’area SPA comprensiva di ampia piscina e 11 cabine per la sauna, completano il quadro.
La collina
A dieci minuti di cammino dall’hotel è possibile visitare un altro punto veramente imperdibile durante il soggiorno: i Coteaux de la Citadelle, ovvero le Colline della Cittadella. Si tratta di un verdeggiante spazio ondulato che occupa l’area collinare di Liegi, e che ospita ben cinque siti classificati e una sessantina di monumenti; con la possibilità di seguire cinque itinerari segnalati con partenza da Rue Pierreuse oppure dall’Esplanade Saint Lèonard.
In quest’area si trova la Montagna di Bueren: una scalinata di 374 gradini, con un’inclinazione fino al 30%, inserita tra le 10 scalinate più straordinarie del mondo. Questa eccezionale attrazione è sempre aperta al pubblico, ed è il centro di famosi eventi come Bueren en Fleurs – quando per diversi giorni a giugno le scale sono abbellite con decorazioni floreali artistiche – e Nocturne des Coteaux de la Citadelle, ovvero una festa dedicata alla luce, che attira il primo sabato di ottobre persone da tutto il mondo. Sembra fatto al caso l’epiteto rivolto a Liegi di “città ardente”, che si riferisce in realtà a drammatiche pagine storiche in cui la città fu invasa e incendiata, ma anche strenuamente difesa dai suoi abitanti.
Il panorama che si gode dai Coteaux de la Citadelle permette anche all’occhio di spaziare circolarmente verso tutta la Vallonia. Uscire da Liegi non offre infatti opzioni di viaggio meno interessanti.
Namur
Un territorio collinare e verdeggiante con bassa densità abitativa ed elevata preservazione dell’ambiente offre occasioni di visita presso antiche rocche, come la fortezza di origine romana nella vicina città di Namur. Sempre nella provincia di Namur, degno di nota è Le Château de Lavaux-Sainte-Anne, un sontuoso castello con ben tre musei. Un po’ più ad est, nella provincia vallona di Lussemburgo (da non confondersi con l’omonimo Granducato confinante), si trova il castello feudale di La Roche-en-Ardenne che offre vestigia davvero remote, a partire da un insediamento neolitico, un oppidum (villaggio fortificato) Romano e una successiva residenza dei re Franchi.
Anche delle miniere di carbone, ormai chiuse e adibite spazi museali, possono offrire degli spunti di riflessione in uno scenario da archeologia industriale: la Miniera di Blegny (appena fuori Liegi in direzione del confine olandese) oppure la Miniera di Marcinelle (in direzione opposta, oltre Namur) che fu teatro di una tragedia l’8 agosto 1956, quando un incendio provocò la morte di 262 persone, di cui 136 immigrati italiani. Molto suggestiva la visita al museo, con uno spazio dedicato alle vittime di quell’incidente.
Per rinfrancarsi, fra una visita e l’altra di questo viaggio in Belgio, tra i nostri consigli di viaggio non dimentichiamo il patrimonio dei birrifici artigianali della Vallonia, con le rinomate birre trappiste, e un distillato, progenitore dell’odierno gin, che qui prende il nome di Peket.
Le Ardenne
Il Belgio è un paese che è stato teatro di importanti vicende belliche, nella Prima come nella Seconda Guerra Mondiale, le Ardenne offrono anche visite a siti e a musei di guerra a ricordo di quegli eventi. Per i più appassionati di un turismo della memoria, ci limitiamo a citare – a circa un’ora d’auto da Liegi – il Memoriale del Mardasson a Bastogne a forma di stella a cinque punte, dedicato all’amicizia col popolo americano, e il Bastogne War Museum.
È proprio a metà strada fra Bastogne e Liegi che si trova la cittadina di Spa, capoluogo planetario del termalismo, del benessere, della salute e del relax. Le proprietà delle sue acque ferruginose erano note fin dal tempo dei Romani, e non è un caso che questa città dia oggi – per antonomasia – il nome alle terme.
A Spa si trova il maestoso Manoir de Lébioles che già si annuncia nel nome come un luogo di fiaba.
Con l’eleganza di un castello gentilizio, la struttura si immerge nello scenario delle Ardenne. Ovunque i materiali esprimono pregio e i dettagli suscitano prestigio, ma sempre vivo e genuino è il contatto con la natura circostante. Le suite, il centro benessere, le offerte gastronomiche e gli altri intrattenimenti lasciano comprendere che – a mezz’ora d’auto da Liegi – si potrebbe dopotutto far base proprio qui, con la comodità di visitare la nostra meta principale ripetutamente, godendosi tuttavia un contatto più integrale con la natura e un punto di partenza più equidistante dalle altre visite che ci riserva la Vallonia.
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