Viaggio in madagascar: tra le foreste di Kirindy e la riserva di Palmarium, dove vivono le specie più rare e affascinanti del Madagascar, tra lemuri, fossa e aye-aye.
Il Madagascar custodisce un patrimonio naturalistico unico al mondo. Separatosi dal continente africano circa 160 milioni di anni fa, quest’isola è un laboratorio dove flora e fauna hanno seguito percorsi evolutivi differenti, dando vita a creature che non esistono in nessun’altra parte del pianeta.
Tra le destinazioni più straordinarie per contemplare questa biodiversità eccezionale, la Riserva Forestale di Kirindy e la Riserva di Palmarium sono una tappa obbligata per gli appassionati di natura. Qui, immersi in ecosistemi intatti, si ha l’opportunità di incontrare alcune delle creature più rare e affascinanti dell’isola, in un’esperienza che trasforma profondamente chi ha il privilegio di viverla.
La Riserva Forestale di Kirindy: un microcosmo di biodiversità
La Riserva Forestale di Kirindy si trova nella regione occidentale del Madagascar, nella provincia di Menabe, a circa due ore di auto da Morondava. Questo territorio di circa 125 chilometri quadrati protegge uno degli ultimi lembi di foresta secca decidua, un ecosistema sempre più raro e minacciato.
Il paesaggio si trasforma a seconda delle stagioni: durante il periodo secco, gli alberi perdono le foglie, creando uno scenario quasi lunare, mentre nella stagione delle piogge la foresta si risveglia in un’esplosione di verde lussureggiante.
Il nome Kirindy, che nella lingua locale significa “foresta fitta con animali selvatici“, rispecchia perfettamente l’essenza di questo luogo. Il clima è caratterizzato da temperature elevate durante tutto l’anno, spesso superiori ai 35°C, con notti che possono rinfrescarsi fino a 15°C in alcuni periodi. La riserva custodisce oltre 200 specie di piante che si sono adattate alle condizioni aride, insieme a una fauna straordinariamente varia per un territorio relativamente piccolo.
Un regno di straordinaria biodiversità
Kirindy è un autentico tesoro biologico. Qui vivono otto specie diverse di lemuri, 23 specie di altri mammiferi, 50 specie di rettili e 15 specie di anfibi. Per gli appassionati di birdwatching, la riserva offre avvistamenti di oltre 70 specie di uccelli, molte delle quali endemiche del Madagascar.
Tra i protagonisti troviamo i lemuri diurni come il sifaka di Verreaux, che si sposta con caratteristici balzi laterali a terra, e il lemure bruno dalla fronte rossa. La riserva ospita anche il microcebo di Berthe, il più piccolo primate al mondo, grande quanto un pollice umano e dal peso di appena 30 grammi.
Il fossa: il predatore enigmatico
Il vero protagonista di Kirindy è il fossa (Cryptoprocta ferox), il più grande predatore terrestre del Madagascar. Questo carnivoro, parente delle manguste ma simile nell’aspetto a un piccolo puma, è una presenza rara e carismatica. Con una lunghezza di 150-180 centimetri (coda compresa) e un peso tra i 7 e i 12 chilogrammi, è un cacciatore agile sia a terra che sugli alberi.
Kirindy è uno dei pochi luoghi dove è possibile avvistare questo carnivoro. Durante la stagione degli amori (settembre-novembre), i maschi diventano più attivi e visibili, spesso osservabili presso il fiume Kirindy. Considerato vulnerabile dall’IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura), il fossa conta oggi meno di 2.500 esemplari adulti, minacciati dalla deforestazione e dai conflitti con gli allevatori.
Esplorazioni notturne a Kirindy
Con il calare del sole, Kirindy rivela un mondo completamente diverso. Durante le escursioni notturne si possono osservare diverse specie di lemuri notturni: il microcebo rosso dalle grandi orbite, il chirogaleo medio che accumula grasso nella coda per il letargo, e il lepilemure dalla coda rossa specializzato nel consumo di foglie. Queste creature, spesso ignorate dai turisti concentrati sulle specie diurne, rappresentano straordinari esempi di adattamento evolutivo.
La notte è anche il momento ideale per incontrare rettili e anfibi. I camaleonti dormono sui rami sottili e sono facilmente individuabili per il colore pallido. Particolarmente interessante è il Furcifer labordi, che ha il ciclo vitale più breve tra i vertebrati terrestri, vivendo solo 3-5 mesi. Gechi notturni e serpenti come il Langaha madagascariensis con la sua caratteristica estensione nasale completano il quadro di una biodiversità unica.
La Riserva di Palmarium: un’oasi sul Canale di Pangalanes
Sulla costa orientale del Madagascar, la Riserva di Palmarium offre un’esperienza completamente diversa ma altrettanto affascinante. Situata sulle sponde del Lago Ampitabe, parte del sistema del Canale di Pangalanes, questa riserva privata di circa 50 ettari è accessibile solo via acqua, dopo circa due ore e mezza di navigazione da Tamatave o un’ora da Manambato.
Conosciuta localmente come Ankanin’ny Nofy (“nido dei sogni”), la riserva protegge un lembo di foresta litorale, un habitat che combina elementi della foresta pluviale con caratteristiche costiere. Il paesaggio è dominato da palme, orchidee, piante carnivore e pandanus.
Incontri con lemuri liberi
Ciò che rende unico il Palmarium è la possibilità di interagire con diverse specie di lemuri in semi-libertà. Percorrendo i sentieri, è comune essere avvicinati da questi curiosi primati. Tra le specie presenti, il lemure dalla fronte bianca, il lemure coronato, il lemure nero e il sifaka diadema. La vera star è l’indri, il più grande lemure vivente, con il suo canto potente che risuona nella foresta all’alba, creando un’atmosfera primordiale.
L’enigmatico aye-aye
Il Palmarium consente un’esperienza estremamente rara: l’osservazione dell’aye-aye, uno dei primati più bizzarri del pianeta. Questo lemure notturno, dall’aspetto che combina caratteristiche di roditori, primati e pipistrelli, è quasi impossibile da avvistare altrove.
Su una piccola isola boscosa, durante escursioni notturne guidate, i visitatori possono osservare questi straordinari animali mentre utilizzano il loro caratteristico dito medio allungato per estrarre larve dai tronchi o raccogliere polpa di cocco.
L’aye-aye, il più grande primate notturno del mondo (fino a 90 cm e 3 kg), ha caratteristiche anatomiche uniche: grandi orecchie simili a quelle dei pipistrelli, incisivi a crescita continua e il terzo dito estremamente allungato. Nella cultura malgascia è considerato portatore di sfortuna, credenza che ha contribuito alla sua persecuzione.
Pianificare il viaggio: quando andare e cosa aspettarsi
Il Madagascar ha due stagioni principali: la stagione secca (maggio-ottobre) e la stagione delle piogge (novembre-aprile). Per visitare Kirindy e Palmarium, il periodo migliore è durante la stagione secca, quando le strade sono in condizioni migliori e non c’è rischio di cicloni.
Per Kirindy, settembre e ottobre coincidono con la stagione degli amori del fossa, aumentando le possibilità di avvistarlo.
Per il Palmarium, sebbene il clima sia più umido tutto l’anno, il periodo maggio-ottobre offre temperature più gradevoli e minori precipitazioni.
Combinare Kirindy e Palmarium permette una comprensione più completa della biodiversità malgascia. Un itinerario ideale parte da Antananarivo, prosegue in volo verso Morondava, raggiunge Kirindy via terra, ritorna nella capitale e poi si dirige verso la costa orientale fino a Palmarium.
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